Raffaele Giannetti (1837 - 1915)

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Biografia breve di Raffaele Giannetti

Raffaele Giannetti (Porto Maurizio 1837 - Genova 1915) è stato un pittore del XIX secolo. Nato a Porto Maurizio nel lontano 1837. Fin da piccolo aveva una grande passione per la pittura. Dopo aver studiato all'Accademia Abertina con l'Arienti e a Roma con il Coghetti, decise di esporre le sue opere al mondo intero. Nel 1863 espose "Bernabò Visconti ed i messi di Innocenzo VI" a Roma, ma purtroppo la sua opera gli causò un sacco di guai con lo Stato Pontificio, tanto da fargli perdere la cittadinanza. Ma non si perse d'animo e continuò a dipingere. Nel 1864 espose "Vettor Pisani liberato dal carcere" a Venezia, ottenendo grandi lodi dall'Hayez e diventando socio d'arte dell'Accademia Veneta.

Non contento di questo, Giannetti decise di recarsi a Parigi, dove ebbe modo di frequentare il Couture e il Delaroche. Qui dipinse "Benvenuto Cellini e Francesco I", che fu acquistato dal re di Baviera. Nel 1872 decise di stabilirsi a Venezia, dove vinse il Concorso della fondazione Querini-Stampalia con "Giovanni Barbarigo che libera la regina d'Ungheria". L'opera fu esposta nel 1873 all'Esposizione Internazionale di Vienna. Non si fermò qui, andò a Firenze per eseguire "La morte di Beatrice", che espose a Napoli nel 1876. Qui conobbe anche il Palagi e il Ciseri, due pittori tradizionalisti che lo influenzarono molto. Giannetti viaggiò moltissimo in Europa, venne apprezzato dal Morelli, vendette quadri alla regina Vittoria

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